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Trento, 4 ottobre 2003
VERDI E DEMOCRATICI PER L'ULIVO:
“UN TERRITORIO DA CONSERVARE PER I FIGLI”

Lista rinnovata per Iva Berasi e il Sole che ride: “Competenti e appassionati”
da il Trentino di sabato 4 ottobre 2003

TRENTO. Nato in Trentino il “Sole che ride” si appresta a raccogliere il testimone della sfida per il terzo millennio con una forte percentuale di rinnovamento. Il partito, capeggiato dalla consigliere e assessore uscente Iva Berasi, presenta agli elettori uno schieramento con tanti nomi nuovi, rappresentanti dei mondi più strettamente in contatto con l’idealità del movimento guidato da Marco Boato. Il presidente Lorenzo Dellai qualche giorno fa li ha gratificati con una “patente di indispensabilità”.

A chi gli faceva notare la “chiusura” nei confronti di Gigi Casanova, Dellai infatti replicava: «Nella mia coalizione ci sono già i Verdi, da sempre simbolo di attenzione all’ambiente». Una presa d’atto che certifica la continuità di un rapporto che, nella legislatura uscente, sui temi-icona di sviluppo e sostenibilità ambientale, ha visto il “Sole che ride” imbronciato di fronte al presidente.

Marco Boato ci tiene a spiegare i criteri che hanno presieduto alla formazione della lista, «una lista fortemente rinnovata - ha detto - con 14 candidati indipendenti, cioè non storicamente legati ai Verdi né iscritti, che rappresentano il 41% della lista, e con la più alta percentuale di candidate donne (12 su 34). Il nome della lista nasce da un «processo di rinnovamento avviato nel febbraio scorso, quando si è deciso di aprire la lista ad esterni e quindi si è aggiunto il termine Democratici per l’Ulivo. A differenza di tanti altri partiti non abbiamo avuto difficoltà a scegliere i capilista: abbiamo concordato tutti che al primo posto dovevamo mettere Iva Berasi, che in questi cinque anni da assessore all’ambiente ha fatto un lavoro straordinario. Una tappa intermedia di questo rinnovamento - spiega il parlamentare verde - sono state le elezioni comunali di Riva del Garda, dove il nostro risultato dell’8% è stato determinante per il successo del centrosinistra».

Anche Iva Berasi conferma la “serenità” nel comporre la lista e della unanimità nell’indicarla capolista, come riconoscimento del lavoro da lei fatto sul territorio in questi cinque anni: «E’ una lista di competenze in grado di rinnovare la politica ambientale del Trentino». Donata Loss, già assessore e vicesindaco a Rovereto e seconda della lista, insiste invece sulla formazione e sulla cultura. Citando lo slogan della lista («Perché questa terra ci è data in prestito dai nostri figli»), spiega che «per garantire ai nostri figli un ambiente vivibile c’è bisogno di uno sviluppo leggero e che lavorando sulle risorse umane, aumentando la formazione e il numero di laureati, si arriverà anche a uno ‘sviluppo appropriato’».

Roberto Bombarda, direttore del Filmfestival della Montagna, presidente dell’Apt di Comano Terme, giornalista ed esperto di glaciologia, è il terzo in lista ed è indipendente: «L’ambiente è la risorsa principale del Trentino ma che le dinamiche globali impongono di ‘pensare globalmente e agire localmente’».

I Verdi hanno preparato dei volantini tematici, una sorta di summa del loro penare. Anche nel programma per la prossima legislatura hanno preteso di inserire a chiare lettere il no alla Valdastico. Ancora una volta la spiegazione del no, contempla le ragioni del presente ma anche e soprattutto quelle del futuro: «Malgrado vi siano ormai pochissime fabbriche chimiche o che producono sostanze inquinanti, in Trentino vi sono moltissimi casi di tumori e malattie respiratorie. Le cause - osserva il partito - sono molteplici, ma nessun scienziato oggi mette in discussione come l’inquinamento da traffico sia una delle cause di queste malattie. Nuove autostrade non significano solo asfalto e cemento in più e meno verde, ma anche meno salute. Cioè una maggiore quantità di malattie incurabili e, quindi, una peggior qualità della vita, oltre ad un innalzamento delle spese sanitarie.

Morale: «La nostra ricetta è chiara: serve una politica che promuova la riduzione del traffico su gomma a favore di quello su rotaia. E che incentivi di più e meglio l’uso dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo non occorrerà costruire nuove autostrade».

I PUNTI FERMI

Sviluppo socialmente sostenibile. Ovvero sviluppo “appropriato”, con la difesa del lavoro e garanzie per le nuove forme di lavoro. Valorizzazione delle risorse umane, ricerca e innovazione per le nuove generazioni.

Tutela dei consumatori. No all’abuso e spreco di risorse, puntando sul turismo “leggero” e di qualità. Mobilità sostenibile, senza nuove autostrade e riduzione del traffico pesante, sviluppo del trasporto pubblico e della ferrovia promozione di nuove forme di energia.

Tutela del piccolo commercio. E dell’artigianato nei centri storici del territorio, attenzione alla cooperazione internazionale e al commercio equo e solidale. E tutela dell’eco-sistema alpino, dei parchi naturali e delle aree protette.

Tutela della natura e degli animali. Agricoltura biologica e agricoltura di montagna, lotta all’inquinamento dell’aria, acqua e suolo, luminoso e da campi elettromagnetici, riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e riciclaggio.

Città a misura di bambini. E di anziani e portatori di handicap. Riforma istituzionale e decentramento democratico in alternativa al centralismo burocratico.

Il movimento è presente sull’intera provincia con l’eccezione delle valli di Non e Fassa
Ambientalisti ok in tutti centri maggiori

Le roccaforti. Sono le città principali (Trento, Rovereto, Pergine, Riva, Arco) anche se la pattuglia del Sole che ride è presente praticamente in tutto il Trentino.

Nel C5 ci sono 12 candidati: Iva Berasi, Aldo Pompermaier, Fulvio Forrer, Roberto De Bernardis, Roberto Franceschini, Alessandro Franceschini, Rosa Fontana, Giuseppina Ferrari, Giulia Boato, Furio Sembianti, Mattia Martinello, Anna Rossi.

Nel C10 ci sono 7 candidati: Donata Loss, Pino Finocchiaro, Elena Berti, Ruggero Pozzer, Andrea Frapporti, Paolo Cova, Mauro Previdi.

Nel C9 ci sono 6 candidati: Luigi Marino, Fabrizio Miori, Alessandro de Guelmi, Morena Galas, Grazia Nadia Torresani, Elene Tamanini.

Nel C4 ci sono 4 candidati: Giuseppe Facchini, Flora Silvestri, Elio D’Annunzio, Pierino Vergot.

Nel C1 c’è 1 candidato: Marco Vedovato, nel C2 c’è 1 candidato: Mauro Cecco, nel C3 c’è 1 candidato: Lucia Anna Fina, nel C7 c’è 1 candidato: Ferruccio Veneri, nel C8 c’è 1 candidato: Roberto Bombarda.

Le zone scoperte. Sono molte poche: si riducono essenzialmente al comprensorio C6, la Valle di Non e al C11, ovvero Val di Fassa.

I primi 5 Comuni nel 1998. Trento (2.991 voti), Rovereto (1.358 voti), Riva (564 voti), Arco (534 voti), Pergine (460 voti).
Candidati: 5 anni fa andarono così. Iva Berasi (voti preferenza 1.345). Roberto Franceschini “Bistecca” 696, Pino Finocchiaro 639, Giulia Boato 378.

      

vedi anche:

elezioni provinciali
26 ottobre 2003

 

   

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